Il Taijiquan è una antica arte marziale cinese, nata come un sistema di autodifesa, che nel corso degli anni ha saputo trasformare la propria pratica in una ricerca di salute e maggior consapevolezza. Si tratta di una disciplina naturale la cui pratica conduce a una calma interiore attraverso un’attenzione tra il corpo, il respiro e il pensiero. Il corpo si rilassa, la respirazione diventa più profonda rallentando il ritmo, la mente si svuota dai pensieri. Si acquisisce una sensazione di unità di corpo e mente, la cui assenza non veniva in precedenza rilevata. Il Taijiquan è adatto a tutti, non ci sono limiti di età per avvicinarsi e praticarlo come esercizio ideale per rimanere in forma a qualsiasi età. Il corpo umano declina costantemente e per restare in forma necessita di attenzioni e cure che ritardano il processo di invecchiamento. Questa disciplina fornisce gli strumenti per favorire l’armonia, la conoscenza e il controllo di se stessi, delle proprie potenzialità recuperando un rapporto più naturale e percettivo con il proprio corpo. I movimenti vengono eseguiti in completo rilassamento muscolare, l’attenzione alla postura corretta ci libera da tensioni dannose e favorisce il libero fluire dell’energia interna, la respirazione calma e profonda migliora il sistema cardiocircolatorio, calma il cuore e rilassa la mente. Migliora il tono e l’elasticità muscolare, aumenta la stabilità e l’equilibrio. Molto diffuso in Oriente, dove è praticato dalla popolazione quotidianamente, il Taiji sta ottenendo un grande successo in tutto il mondo. Numerosi studi, condotti da centri di ricerca e università, hanno permesso di verificare che se praticato in maniera appropriata, può costituire un mezzo formidabile per migliorare l’efficienza e prevenire l’insorgere delle malattie, oltre che un buon modo per socializzare. Praticamente ogni sistema del nostro corpo trae beneficio dalla pratica del Taiji; dal sistema nervoso centrale al sistema cardiovascolare e respiratorio, al sistema digestivo, al sistema articolare e osseo e le patologie cronico degenerative. Test clinici hanno dimostrato che le persone anziane che praticano il Taijiquan presentano condizioni fisiche migliori rispetto ai loro coetanei che non lo praticano, soprattutto in termini di migliore circolazione e respirazione, oltre che di una maggiore elasticità generale. Soggetti anziani con moderate turbe del sonno hanno evidenziato significativi miglioranti nella qualità del riposo e un significativo incremento della mobilità e dell’equilibrio. La pratica del Taijiquan allena la mente ad essere presente e consapevole sempre in ogni azione, ma sempre in uno stato di calma; la concentrazione mentale aiuta a raggiungere rapidamente il rilassamento fisico aumentando la nostra capacità di percezione. I movimenti morbidi, continui di tutto il corpo, in tutte le direzioni richiedono una buona coordinazione ed equilibrio mantenendo il cervello molto attivo e coinvolgendo indirettamente anche l’attività del sistema nervoso centrale. La memorizzazione del gesto e l’apprendimento continuo sono la linfa vitale affinchè il cervello continui a funzionare bene. Il Taijiquan implica movimenti di molti gruppi muscolari, delle articolazioni e, attraverso la respirazione ritmica profonda provoca dei movimenti del diaframma e dei muscoli addominali migliorando la circolazione sanguigna e linfatica. Infine, l’attività praticata regolarmente aiuta a ritardare la perdita di calcio (che può derivare sia dall’insufficiente assunzione di calcio sia di esercizio fisico) e aumenta la resistenza ossea nelle donne in post-menopausa riducendo il rischio di cadute e fratture. Per concludere possiamo affermare che il Taijiquan è un ottimo modo per prendersi cura di sè, dedicandosi del tempo attraverso una pratica di lunga vita.
TAIJIQUAN
TAIJIQUAN ‘‘Un’arte che insegna ad essere morbidi’’
L A MORBIDEZZA - Mian La morbidezza e l'elasticità dovrebbero essere il modello del vivere. "La forza del Taijiquan viene dall'interno ed è basata sulla morbidezza e sul rilassamento. Quanto più sarete morbidi tanto più acquisirete la forza interna" scrive Ch'en Wei Ming, allievo diretto di Yang Ch'eng Fu. Per ottenere un corpo perfettamente rilassato la mente deve imparare ad essere calma e concentrata. Con la mente priva di ansie e preoccupazioni si allentantano le tensioni non solo dei muscoli, ma anche dei tendini e dei legamenti in modo che le giunture siano rilassate. Mente e corpo si fondono e si riconciliano nel morbido svolgimento delle figure della forma, equilibrando il ritmo al respiro. Praticare con spirito sereno, senza fretta ricordandosi che il tempo della pratica è tempo per sè. LA CEDEVOLEZZA - Zou è uno degli aspetti che può assumere la morbidezza. Cedere all'avversario, non opporre resistenza: quando subiamo una spinta non dobbiamo fare resistenza, opponeno forza alla forza, ma dobbiamo imparare a seguire la direzione della pressione alla quale siamo sottoposti, come una porta che gira sui cardini. Si cede arretrando, ruotando il busto. La cedevolezza è la capacità di creare il vuoto per poi agire con lucida intenzionalità l'istante successivo. In accordo con il principio taoista del Wu Wei “non agire” non bisogna imporre la propria azione, ma adattarsi a quella dell'avversario rimanendo costantemente vicino ad esso. L'AGILITA' - Ling Creare le radici attraverso una solida postura facendo scendere in Yongquan il Qi accumulato prima in Dantian inferiore. Distinguere tra pieno e vuoto, se il peso del corpo è sostenuto dalla gamba destra essa è piena, mentre la gamba sinistra è vuota. Quando pieno e vuoto sono ben distinti i movimenti sono agili. LA CONTINUITA' - Lian I movimenti sono continui legati fra loro, simili al flusso incessante di un grande fiume. L'inizio di un movimento rappresenta la fine del movimento precedente e la fine, l'inizio di quello seguente. Non c'è arresto nel passaggio da un movimento all'altro. Coordinare la parte superiore del corpo con la parte inferiore in un movimento continuo e spontaneo che parte dai piedi, sale lungo le gambe fino alla vita per manifestarsi nelle mani e nelle dita. LA CIRCOLARITA' - Yuan Tutti i movimenti di Taijiquan devono essere circolari come l'antico simbolo chiamato Tai chi Tu; questo diagramma rappresenta l'oscuro Yin e il luminoso Yang in un movimento ciclico continuo. L'armonia deriva dal fatto che quando una delle due forze raggiunge il suo massimo, si trasforma nel suo opposto. Nella circolarità il principiante impara una nuova modalità di atteggiamento del corpo e della mente in sintonia con le leggi dell'universo. Si deve percepire il corpo come un'unità, dove tutti i movimenti sono originati dal suo centro e le braccia e le gambe si muovono circolarmente. La vita e la spina dorsale ruotano avvolgendosi e svolgendosi come una spirale. La lenta e fluida esecuzione dei movimenti circolari, porta ad uno stato di notevole decontrazione muscolare. IL VUOTO INTERIORE - Xu La mente dopo essere stata riempita di conoscenza con lo studio e l'allenamento dovrà essere svuotata per prendere parte al vuoto assoluto, alla pace universale che i taoisti chiamano Tao. Per questo il Taijiquan viene chiamato meditazione in movimento.
Condizione principale per accedere a tutti i benefici del Taijiquan. "La flessibilità di tutte le cose vince la rigidità di tutte le cose" Tao Te Ching Il rilassamento "Song" del corpo è un requisito importante nella pratica del Taijiquan, serve a riconoscere le aree del nostro corpo che trattengono la tensione e ad allentarla eliminando ogni rigidità. Poichè in un corpo contratto non c'è agilità di movimento, il primo ostacolo che deve superare un principiante è l'acquisizione della distensione. Respirando in modo naturale, lasciando che la mente e il corpo diventino una cosa sola, si impara ad essere nel presente. Distaccati dai pensieri e preoccupazioni eccessive si riattiva la capacità di ascoltare il proprio corpo nella sua totalità e a prenderne coscienza. Praticando il rilassamento, la colonna vertebrale é diritta, le ginocchia leggermente flesse, le spalle sono rilassate, la testa è leggera come appesa ad un filo e la lingua appoggiata al palato. Se si chiudono gli occhi si avverte un modo di percepire diverso. Permettendo al corpo di allinearsi tra il cielo e la terra, mantenendo un buon asse centrale, il peso del corpo viene scaricato verso terra, l'energia presente nelle ossa, nei muscoli, nei legamenti si libera e scorre attraverso i canali energetici (meridiani). "Song" significa abbandonare tutte le tensioni inutili;indica un corpo rilassato, sciolto, ma non vuoto, al contrario è un corpo in cui circola un copioso flusso di Qi. Quando ci rilassiamo dobbiamo liberarci di ogni rigidità, ma contemporaneamente, far circolare ciò che conferisce al nostro corpo la vera forza, il Qi. Il rilassamento del corpo non può essere realizzato che con la distensione della mente; perchè spesso le tensioni fisiche sono la conseguenza di quelle mentali. La mente deve essere educata a focalizzarsi sulle varie parti del corpo e in grado di escludere altri pensieri. Poco alla volta si acquisisce la consapevolezza del centro del corpo e la discesa del Qi nel Tan Tien attraverso la respirazione addominale che diventa più leggera e profonda. Nel Taijiquan è di fondamentale importanza imparare a sentire il Tan Tien che possiamo considerare il nostro centro psico-fisico. Lo stato di rilassamento è la base dell'attivazione della visione interna che ha un effetto vivificante sugli organi, è un processo che si sviluppa con la visualizzazione e la pratica. Quando si sperimenta questa particolare scioltezza, che non si ottiene all'inizio, ci vuole un po' di pratica diligente, si acquisisce una sensazione di flessibilità e di morbidezza che permane a lungo in tutto il corpo.
SONG ‘‘Rilassamento’’
Mian Zou Ling Lian Yuan Xu
Ascoltare il corpo Conoscersi significa avere consapevolezza di stessi e del proprio corpo. Avere percezione di come siamo fatti e di come reagiamo al mondo che ci sta intorno. Si scoprono emozioni e capacità nascoste. Il Taiji quan insegna che anche il corpo ha una sua consapevolezza ed è da questa che bisogna cominciare per rientrare in contatto con il proprio fisico. Un lavoro che fa leva sull’ascolto e sull’attenzione. Uno studio del movimento che rende il corpo consapevole di essere e di essere nello spazio; un nuovo modo di percepire, sentire, diverso. La regolazione del corpo, della mente e del respiro sono le condizioni indispensabili per accedere alle sensazioni profonde; affinchè ciò avvenga è fondamentale imparare a rilassarsi, cioè raggiungere uno stato di profonda distensione fisica e mentale. Nella lingua cinese la parola usata per “rilassare” è Song, significa letteralmente “affondare” ed è riferito al corpo, alla mente e al respiro. Se la mente è calma, anche il corpo si muove in modo rilassato e consapevole e il respiro fluisce liberamente. Il nostro corpo nasconde una grande varietà di sensazioni che è possibile svegliare attraverso degli esercizi precisi, di sensibilizzazione. Si usa la mente per rilassare le varie parti del corpo, dalla testa ai piedi, focalizzandosi leggermente su ciascuna. E’ una questione di pratica, finalizzata a sciogliere le resistenze del corpo e non solo. Per eseguire la forma di Taiji quan è necessaria una concentrazione continua e ininterrotta, che comporta uno straordinario effetto calmante sulla mente; non c’è rottura ne arresto tra un movimento e l’altro. Nel Taiji quan bisogna essere consapevoli dei movimenti che si compiono; quando una parte del corpo si muove, tutto il corpo si muove. In un lento e armonico fluire da una figura all’altra, ritroviamo il piacere del corpo che si muove libero da tensioni, in armonia con ciò che ci circonda.
LA CONSAPEVOLEZZA …..
“ La consapevolezza o “presenza mentale” è l’energia che ci aiuta a riconoscere e accogliere “ciò che è”, ovvero ciò che esiste e avviene in noi e intorno a noi nel momento presente. Produce un effetto di calma, chiarezza, capacità di ascolto e comprensione”. Thich Nhat Hanh
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